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Programma

Letture d’Estate presso i Giardini di Castel Sant’Angelo – “Cappuccetto rosso” Spettacolo di burattini + Invitation to literature by Robert Mitchell Dawson & Omar Di Monopoli presenta “Nella perfida terra di Dio”

  • Data: 20-08-2017
  • Ora:19:00

h. 19.00 “Cappuccetto rosso” Spettacolo di burattini  – Spettacolo di burattini a cura della compagnia Karibù Con ironia e sensibilità i piccoli spettatori saranno accompagnati in una storia divertente, in cui Cappuccetto Rosso si perderà e dalla quale riuscirà ad uscire più grande e forte.
Dai 2 anni.
La Compagnia Teatrale Karibù nasce a Roma nel 2009 per volontà di Maria Assunta Salvatore che si avvale di varie collaborazioni artistiche.La compagnia ha partecipato a varie manifestazioni nazionali di teatro come “Immagini dell’Interno” di Pinerolo (To), “Figuratevi” di Perugia, rassegna “Teatri di Terra – La luna nel Pozzo” Ostuni (BR), “La città In tasca” organizzata dall’Arciragazzi di Roma, “La luna è azzurra” (San Miniato), “Verano Italiano” (Buenos Aires) http://www.kaributeatro.com/chi-siamo/

h. 21.00 – Invitation to literature by Robert Mitchell Dawson  h 21.30 – Omar Di Monopoli presenta “Nella perfida terra di Dio” (Adelphi Edizioni).
Dialogherà con l’autore Simone Caltabellota

Da tempo, al nome di Omar Di Monopoli ne sono stati accostati alcuni altri di un certo peso: da Sam Peckinpah a Quentin Tarantino, da William Faulkner a Flannery O’Connor. Per le sue storie sono state create inedite categorie critiche: si è parlato di western pugliese, di verismo immaginifico, di neorealismo in versione splatter. Nonché, com’è ovvio, di noir mediterraneo. Questo nuovo romanzo conferma pienamente il talento dello scrittore salentino e va oltre. Qui infatti, per raccontare una vicenda gremita di eventi e personaggi (un vecchio pescatore riciclatosi in profeta, santone e taumaturgo dopo una visione apocalittica, un malavitoso in cerca di vendetta, due ragazzini, i suoi figli, che odiano il padre perché convinti che sia stato lui a uccidere la madre, una badessa rapace votata soprattutto ad affari loschi, alcuni boss dediti al traffico di stupefacenti e di rifiuti tossici, due donne segnate da un destino tragico, e sullo sfondo un coro di paesani, di scagnozzi, di monache), Omar Di Monopoli ricorre a una lingua ancora più efficace, più densa e sinuosa che nei romanzi precedenti, riuscendo a congegnare con abilità fenomenale sequenze forti, grottesche e truculente in un magistrale impasto di dialetto e italiano letterario sino a farla diventare, questa lingua, la vera protagonista del libro.